Progettazione Twelve-Factor App e separazione delle responsabilità delle applicazioni in ambienti cloud-native

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Introduzione al Twelve-Factor App

La metodologia Twelve-Factor App è un insieme di pratiche per lo sviluppo di applicazioni moderne, specialmente nel contesto cloud-native. Ideata per garantire scalabilità, portabilità e mantenibilità, questa metodologia si compone di dodici principi che aiutano gli sviluppatori a costruire software robusto e facilmente gestibile. Questi principi sono stati formulati per affrontare le sfide comuni che si incontrano nello sviluppo di applicazioni distribuite e per migliorare la collaborazione tra i team di sviluppo e operazioni. Ogni “fattore” rappresenta un aspetto essenziale nella progettazione e gestione di applicazioni che operano nel cloud.

Codice Base e Gestione del Controllo

Il primo principio del Twelve-Factor App riguarda il controllo del codice sorgente. Ogni applicazione dovrebbe avere un unico codice base, versionato in un sistema di controllo come Git, e dovrebbe essere utilizzato per distribuire più istanze dell’applicazione stessa. Questo approccio garantisce coerenza e facilita il tracciamento delle modifiche, permettendo al team di sviluppo di lavorare in modo collaborativo e sicuro. Immaginando il codice come il “cuore” dell’applicazione, il sistema di controllo versionato diventa il “battito” che ne assicura la vitalità e l’evoluzione nel tempo.

Gestione delle Dipendenze

Un’applicazione cloud-native deve dichiarare esplicitamente e isolare le sue dipendenze. Utilizzando strumenti di gestione delle dipendenze come Maven per Java o npm per Node.js, è possibile assicurarsi che l’applicazione possa essere eseguita in modo consistente in qualsiasi ambiente. Questo principio è come avere una lista della spesa dettagliata: sapere esattamente cosa serve permette di evitare sorprese e garantisce che tutto funzioni come previsto, indipendentemente da dove l’applicazione venga eseguita.

Configurazione Separata

Separare la configurazione dal codice è cruciale per un’applicazione cloud-native. Le configurazioni, come credenziali di accesso e URL di database, dovrebbero essere memorizzate in variabili d’ambiente piuttosto che nel codice sorgente. Questo permette di modificare facilmente la configurazione senza alterare il codice, un po’ come cambiare gli ingredienti di una ricetta senza riscrivere il libro di cucina. Questa pratica migliora la sicurezza e facilita il passaggio tra diversi ambienti come sviluppo, test e produzione.

Servizi Backing Come Risorse Esterne

Nella progettazione di un’applicazione cloud-native, è importante trattare i servizi di supporto come database e sistemi di messaggistica come risorse esterne. Questi servizi dovrebbero essere accessibili tramite URL o endpoint e configurati come risorse fungibili. Immaginando l’applicazione come un attore sul palcoscenico, questi servizi sono i “dietro le quinte” che forniscono ciò di cui ha bisogno per esibirsi al meglio. Questo approccio garantisce flessibilità e facilità di sostituzione o aggiornamento delle risorse senza interruzioni significative.

Separazione dei Processi

Un’applicazione cloud-native dovrebbe essere composta da processi stateless, che condividono nulla tra loro e trattano ogni richiesta in modo isolato. Questo principio assicura che l’applicazione possa scalare orizzontalmente aggiungendo più istanze, come aggiungere più casse in un supermercato durante le ore di punta. Ogni processo deve essere in grado di avviarsi e terminare rapidamente, migliorando l’efficienza e riducendo i tempi di inattività.

Port Binding

Le applicazioni cloud-native dovrebbero auto-contenere i loro servizi web, esponendo funzionalità tramite un binding di porta. Questo significa che l’applicazione stessa è responsabile di ascoltare le richieste sulle porte specificate, similmente a un negozio che decide dove posizionare la propria vetrina all’interno di un centro commerciale. Questo approccio rende l’applicazione indipendente dall’infrastruttura sottostante, aumentando la portabilità e la compatibilità con diversi ambienti di esecuzione.

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Concorrenza e Scalabilità

Il principio della concorrenza nel Twelve-Factor App si concentra sulla scalabilità attraverso la suddivisione del carico di lavoro in più processi. Questi processi, come i membri di una squadra di calcio, lavorano insieme in modo coordinato per raggiungere un obiettivo comune: gestire il carico di lavoro dell’applicazione. Scalare orizzontalmente, aggiungendo più processi, permette di gestire un numero crescente di richieste senza compromettere le prestazioni.

Trattamento delle Disposizioni

Gestire la terminazione dei processi in modo ordinato è essenziale per un’applicazione cloud-native. Quando un processo riceve un segnale di terminazione, dovrebbe chiudere le connessioni aperte e completare le operazioni in corso prima di spegnersi, proprio come un buon cuoco che spegne i fornelli e mette via gli utensili prima di chiudere la cucina. Questo approccio minimizza i rischi di perdita di dati e garantisce una chiusura pulita e sicura delle applicazioni.

Ambiente di Sviluppo e Produzione

Le applicazioni cloud-native dovrebbero mantenere la parità tra gli ambienti di sviluppo, staging e produzione. Questo significa che, idealmente, il codice eseguito in produzione dovrebbe essere il più simile possibile a quello in sviluppo, come avere una copia identica di una torta per assaggiarla prima di servirla agli ospiti. Mantenere questa coerenza riduce i problemi che possono sorgere quando le applicazioni vengono trasferite da un ambiente all’altro.

Log e Gestione degli Eventi

I log sono una parte fondamentale per monitorare e gestire le applicazioni cloud-native. Devono essere trattati come flussi di eventi, inviati a un sistema di gestione centralizzato dove possono essere analizzati e visualizzati. Pensando ai log come alle tracce lasciate da un esploratore, forniscono indicazioni preziose su ciò che è accaduto all’interno dell’applicazione, aiutando a diagnosticare problemi e ottimizzare le prestazioni.

Processi di Compilazione e Rilascio

Il processo di costruzione e rilascio di un’applicazione cloud-native dovrebbe essere automatizzato e ripetibile. Questo include il passaggio dal codice sorgente a un’applicazione eseguibile, come trasformare ingredienti crudi in un piatto finito attraverso una serie di passaggi precisi e ben definiti. Automatizzare questo processo riduce gli errori e garantisce che ogni rilascio sia coerente e affidabile.

Conclusione

L’approccio Twelve-Factor App fornisce una base solida per costruire applicazioni cloud-native robuste e scalabili. Seguendo questi principi, gli sviluppatori possono creare software che non solo soddisfi le esigenze attuali, ma sia anche pronto a crescere e adattarsi ai cambiamenti futuri. Con una comprensione chiara e l’applicazione di questi fattori, le applicazioni possono diventare non solo strumenti efficienti ma anche componenti vitali in un ecosistema tecnologico sempre più complesso.

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